location: Roma
anno: 2018
tipo: concorso di idee
committente: ACER
esito: secondo classificato

Il termine trilogia (preso in prestito dalla narrativa) indica un insieme di tre distinte opere di uno stesso autore collegate da una forte connessione tematica o, anche, stilistica tra di loro; possono essere, quindi, considerate sia come singole opere indipendenti sia come un “unicum” artistico. La presente proposta ideativa, denominata Trilogia del Tiburtino, è la sperimentazione progettuale della nuova L.R. 7/2017 – Disposizioni per la Rigenerazione Urbana e per il Recupero Edilizio, in piena applicazione e implementazione delle finalità richieste dal Legislatore. Si propone, dunque, un modello progettuale – pragmatico e a forte carattere innovativo – declinato su tre diverse zone individuate all’interno degli ambiti territoriali proposti dal Banditore, ricompresi nell’ampio settore urbano del Tiburtino. Il percorso progettuale è strutturato su un Master Plan alla scala urbanistica finalizzato all’individuazione degli ambiti territoriali di rigenerazione (ed elaborato sulla base del contesto fisico/morfologico e in relazione agli obiettivi generali della L.R. 7/2017 e del Bando), da un Modello Descrittivo dello Stato di Fatto che analizza le caratteristiche fisiche, le consistenze edilizie dei vari ambiti sottoposti a Programma di Rigenerazione Urbana e ipotizzando le differenti applicazioni della L.R. 7/2017, infine, attraverso un Modello di Intervento (alla scala urbana e architettonica) che, in attuazione degli obiettivi specifici della L.R. 7/2017, guiderà le scelte strategiche e gli interventi privati per ciascun ambito di rigenerazione, fissando le regole morfologiche e i caratteri architettonici, in un’ottica di ri-funzionalizzazione e razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, di limitazione del consumo di suolo e di miglioramento delle qualità ambientali e paesaggistiche. Con gli elaborati Configurazioni Spaziali, viene applicato il Modello di Intervento su ogni ambito di Rigenerazione Urbana al fine di restituire una efficace “vision” spaziale di ognuno, verificandone l’inserimento urbanistico e caratterizzandone gli spazi pubblici e privati dal punto di vista architettonico e funzionale (individuando nuove destinazioni atte a generare occupazione).